L'OCCHIO

        L'occhio è un organo di senso che fa parte dell'apparato visivo. Esso invia un segnale al nervo ottico e da questo al cervello. Nell'evoluzione animale non tutti gli occhi hanno avuto lo stesso sviluppo, infatti l'occhio umano non è in grado di captare le onde luminose di lunghezza d'onda superiore a quella del rosso, infrarosse, e di lunghezza inferiore a quella del viola, ultraviolette, mentre molti insetti sono in grado di vedere lunghezze d'onda luminose diverse da quelle percepite dall'essere umano.

        La funzione dell'occhio è quella di tradurre le onde elettromagnetiche della luce in impulsi nervosi che vengono trasmessi al cervello mediante il nervo ottico.

STRUTTURA E FUNZIONAMENTO

        Ciascuna parte dell'occhio ha una sua caratteristica fisiologica. Nello svolgere la sua funzione, l'occhio si comporta come la camera di una macchina fotografica, originando la formazione dell'immagine posteriormente, a livello della retina, eccitando la sensibilità delle cellule presenti che, attraverso il nervo ottico, raggiungono i centri gnistici e mnemonici (i centri della conoscenza e della memoria nel cervello) a livello corticale: mediante associazione diretta si giunge a dare un nome a quanto si vede.

        Per comprendere come il cervello operi nei processi visivi, basta soltanto considerare le illusioni ottiche quali il triangolo di Kanizsa, le figure di Muller-Lyer o di Edgar Rubin. Queste illusioni mettono in luce il ruolo centrale del cervello come centro della visione: costruisce l'immagine secondo i propri canoni, sfrutta oggetti nel campo visivo per ricavare informazioni sugli altri, analizza le profondità prendendo per assunto che la luce provenga dall'alto, così da farci vedere un cerchio più chiaro in basso che in alto, come una semisfera concava e nel caso contrario convessa.